domenica 10 ottobre 2010

Chianti Classico Antico Podere Casanova, Bucciarelli vs Atto a Divenire 1° round

Un giorno di ottobre un mio amico mi dice, conoscendo la mia passione per i vini meno conosciuti ma non per questo meno importanti, “Sabato si va a prendere il Chianti sfuso da un produttore che fa un vino fantastico” la parola vino sfuso non è che mi entusiasmasse “è un produttore che non è presente nelle guide per sua scelta e ci ha organizzato, in occasione di questa visita, anche un pranzo in azienda”, queste due ultime cose mi hanno fatto riaccendere l'entusiasmo.
Così Sabato 9 ottobre siamo partiti in 12 (grandi e piccini) alla volta di Castellina in Chianti, loc. La Piazza.
L'azienda non è facile da trovare, come accade spesso per le migliori, navigatore impazzito, cellulari che non prendono: impossibile contattare il Bucciarelli! … con noi però c'era quella consapevolezza che, primo o poi si arrivava …e così è stato.
Un posto fantastico, una collina ricoperta di boschi e vigne, le vigne del Bucciarelli curatissime, dove a regnare è un silenzio a cui ormai noi animali cittadini non siamo più abituati.


In cima a questa collina una piccola cantina, anch'essa molto curata e ad aspettarci c'era Massimo Bucciarelli, viticoltore da 4 generazioni, una persona schiva e introversa. Molto timido, all'inizio sembrava quasi disturbato dal nostro 'chiasso' cittadino, che inevitabilmente la 'combriccola' si porta dietro, e vi assicuro che per la prima mezz'ora alle nostre frequenti domande e legittime curiosità lui rispondeva sempre con pochissime parole.
Dentro di me è ritornata in mente l'ultima volta che ho conosciuto un produttore con un carattere simile, in Piemonte, Flavio Roddolo, e questo faceva aumentare la mia curiosità di assagiare il suo Chianti.

 (..anche qui è presente “Atto a divenire”..)

Il primo approccio è stato inevitabilmente con il vino sfuso (2007 e 2008) e nonostante non sia la mia passione, come avrete capito, è stato di mio gradimento. Finite le pratiche di riempimento damigiane (non era la classica visita con degustazione vini ma una semplice scampaganta fra amici), è giunta l'ora di pranzo e ci siamo spostati nel giardino dello splendido agriturismo, a bordo piscina.
Ad aspettarci c'era la mamma del Bucciarelli ed una bella tavola rotonda, apparecchiata sotto un gazebo, la giornata era splendida e la fame aumentava (la fame è brutta!).

L'esuberanza del gruppo sembrava ancora bloccare il Bucciarelli, che a pranzo già iniziato non si era ancora seduto a tavola, non sia mai! Io insisto fino a che finalmente decide di unirsi a noi.
Pranzo semplice, alla toscana, pomodori, cavolo crudo all'insalata, pane casareccio, salame e prosciutto partito rigorosamente “al coltello”: da applausi tutti i prodotti del padre del Bucciarelli. Era tanto che non mangiavo un prosciutto così.
Alla mia domanda su dove tenesse i maiali, il Bucciarelli mi risponde tranquillamente : “Nel bosco” (...naturalmente!). É seguito un'attimo di silenzio misto a sbigottimento e gioia perchè quella risposta sintetica era la garanzia dei prodotti del Bucciarelli.
Una mia amica (vegetariana) ha poi chiesto da dove venissero quei buonissimi pomodori, questa volta è stata la mamma del Bucciarelli a rispondere, mentre ne riportava per la seconda volta un piatto, rimanendo quasi stupita da una simile domanda: “Dall'orto!”
Il tempo passava e piano piano Massimo ha iniziato a sciogliersi, fino a che non ha portato in tavola ciò che io desideravo: una bottiglia del suo Chianti, a cui ha aggiunto anche una di rosato, non servito freddo ma “fresco di cantina”.
A quel punto mi sono 'scollegato' dalla chiassosa combriccola e mi sono concentrato su questi due vini, il rosato fruttatissimo e intenso al naso, frutta rossa (ciliegia) e in bocca dotato di una buona freschezza e struttura, con il salame del Bucciarelli ne avrei bevuto una bottiglia da solo. Il Chianti mi ha lasciato di sasso, un bellissimo colore rubino intenso, con sfumature granata, al naso intenso con un bellisimo profumo di frutta rossa ma a prevalere era la viola, timbro del Sangiovese giovane nel Chianti, in bocca è intenso, fresco, molto sapido e con tannini con i muscoli. Mi fa pensare al classico abbinamento che pochi Chianti di oggi, con l'avvento dei chianti fatti in barrique e tagliati con cabernet e merlot, reggono: la bistecca alla Fiorentina!
Ritorno mentalmente a tavola con i miei amici e mi accorgo che il Bucciarelli mi guarda e mi chiede, sorridendomi “Allora ti piace?” la mia risposta non poteva che essere positiva.
Alla fine del pranzo salutiamo i gentilissimi padroni di casa impegnati nella vendemmia e ritorniamo a casa lasciando (per ora) questo posto incantevole.
Non prima però di chiedere al Bucciarelli qualche botttiglia da degustare con “calma” e acquisto, consigliato da lui, un Chianti Classico Riserva del 2005 e uno del 2006, lasciandolo con la promessa di ritornare per una visita 'meno chiassosa'.
Appena tornato a casa corro a comprare una bistecca, il desiderio di avere la conferma di quell'abbinamento pensato a tavola era più forte di me.
Quindi decido di aprire il Chianti Classico Riserva 2005.


La sorpresa è stata pari alla bontà di questo vino, dal colore granata intenso, al naso appena versato nel bicchiere è di un intensità pazzesca che lentamente va a stabilizzarsi ma la complessità rimane ed è grande, in bocca è altrettanto intenso, ottima la corrispondenza gustolfattiva, con tannini e sapidità che si fanno sentire, lunga la persistenza.
Al primo assaggio mi sembrava di essere stato troppo precipitoso ad aprire questa bottiglia, poichè questo vino ha le caratteristiche di un vino che non è ancora pronto(da lungo invecchiamento) ma con la Bistecca questa mio senso di colpa è sparito, sostituito da una gran Goduria!

( ..naturalmente la bistecca l'ho mangiata cotta!!)

Comunque non è finità qui mi sono ripromesso di ritornare dal Bucciarelli, con la certezza poi di aggiungerlo fra i vini di www.attoadivenire.com.....

2 commenti:

  1. percepisco tutti i sintomi dell'innamoramento.
    bene! senza la passione non avremmo letto questa bella descrizione di luoghi, persone e vino naturalmente

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  2. spero che tu mi faccia compagnia per il secondo round!

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