Una mattina, poco dopo 'Radda nel
Bicchiere', grazie al consiglio di un mio caro enoamico, Simone,
decido di andare a trovare un giovane produttore di vino, Diego
Finocchi classe 1982!!!
Ci incontriamo a Radda in Chianti nella
piazzetta centrale, arriva con un pickup bianco, un ragazzone dalla
grande stazza che mi ricorda molto Marko Fon.
Ci presentiamo e partiamo subito per le
sue vigne.
Arrivati mi rendo conto subito perchè
la sua azienda si chiama Erta di Radda: le sue vigne sono molto irte
e sono queste forti pendenze a dare il nome Erta alla zona.
Mi racconta un po' la sua storia, un
ragazzo che a 6 esami dalla laurea incontra un vecchio contadino di
Radda che gli vende le sue vigne, vigne belle di Sangiovese Canaiolo
Trebbiano e Malvasia piantate nel 1975 ma lasciate oramai
abbandonate.
Lui che viene da una famiglia di commercianti di mobili,
da solo ha scelto la strada del vino. Lavorando già come cantiniere
in altre aziende decide di buttarsi in questa avventura!
E' un po' la storia di tutti i ragazzi
di questi tempi dalle grandi capacità e voglia di fare, ostacolati
troppo spesso un po' da questa società e un po' dalla crisi
economica. Con l'aiuto della famiglia e costretto a prendere un mutuo
in banca, riesce a comprarare la vigna e un po' di attrezzi. Per la
cantina si appoggia ad un'altra azienda in cui lavorava già.
È in progetto la sua piccola cantina
ma il comune di Radda per rilasciargli il permesso ha richiesto di
espiantare un pezzo di vigna.... non ho voluto approfondire.
Inizialmente nel 2006 vende solo sfuso
a cantine grandi e rinomate del Chianti, quando ancora il vino sfuso
Chianti aveva un valore, ma già da un paio d'anni il prezzo delle
uve e dello sfuso è precipitato e qundi ha deciso di imbottigliare
(la nostra fortuna).
Quindi cambia registro, rese basse
(nonostante le sue vecchie vigne già producessero poco), agricoltura
biologica.
Voglio raccontare l'episodio che ha
portato Diego all'agricoltura biologica.
Un anno dopo aver avuto un piccolo
problema in vigna gli viene consigliato un prodotto 'molto efficace'.
Il giorno dopo Diego torna in vigna e si trova davanti ad uno
spettacolo agghiacciante, a terra c'era di tutto, da insetti a
uccelli morti. Da li la decisone di usare solo rame e zolfo.
La visita continua a casa sua dove mi
apre la sua bottiglia di Chianti Classico 2009, la sua prima annata
imbottigliata!!
Canaiolo 2% ,98% Sangiovese, 13,5 di
alcool (secondo me anche 14), 9 mesi di affinamento in barrique di 2°
passaggio per metà e l'altra in botte grande da 15hlt, imbottigliato
a febbraio.
Vi trascrivo le mie note di
degustazione:
Rosso rubino carico dall'elegante
trasparenza, riflessi rubino. Al naso è intenso, il Canaiolo dà una
bel sentore floreale, ciliegia matura, liquirizia e caffé, finale un
po' ferroso e terroso.
In bocca è ricco, sapido, tannino
fitto con una bella freschezza , lungo.
Non so se si è capito ma mi è
piaciuto tanto!!
Mi è piaciuta tanto anche l'etichetta,
Diego mi racconta che suo padre oltre ad essere un commerciante di
mobili e appassionato di moto d'epoca (nel suo garage ce n'erano 3
bellissime) si diletta anche a dipingere.
Un giorno ha preso un tralcio di vite,
lo ha intinto di vernice oro e ha dato una frustata su in foglio.
L'effetto è stato bellissimo ma si
perdeva riportandolo sull'etichetta. È stato quindi deciso di
riprenderne solo la parte della punta del tralcio creando l'effetto
di una salita , l'Erta.
Mentre beviamo insieme Diego mi
racconta delle buone soddisfazioni che gli ha dato la partecipazione
a "Radda nel Bicchiere 2012".
Nonostante tutto però, un po' perchè
senza distributore un po' perchè ancora sconosciuto, si vede
sbattere ancora le porte in faccia da enoteche che se non hai un nome
non accettano neanche la bottiglia in regalo da assaggiare o altre
che forti del "loro" nome gli propongono condizioni di
vendita che neanche un'zienda in fallimento accetterebbe.
Comunque, al di là di tutto, come
succede spesso nel vino è solo una questinone di tempo e Diego
grazie alla sua giovane età e alla sua volontà, ne
ha tanto davanti a se.
Poi prima di salutarmi mi regala una
bottiglia di bianco fatto con trebbiano e malvasia (il trebbiano nel
Chianti è ormai raro).
Lo apro a cena un buon vino dagli esili
profumi di frutta gialla, abbastanza fresco forse un po'
alcolico.
In conclusione Diego è un ragazzo da
ammirare che ha buttato anima e cuore in questa avventura, che
dall'età di 25 anni non va in vacanza, ha recintato i suoi 4 ettari
di vigna tutto da solo , il risultato delle sue fatiche e sacrifici è
il suo Chianti 2009 .
Ne sentiremo parlare ancora!
Azienda Agricola Diego Finocchi
Loc. La Villa 25-Radda in Chianti (SI)
tel.3284040500
Per info:
http://attoadivenire.com/product.php?id_product=223
Azienda Agricola Diego Finocchi
Loc. La Villa 25-Radda in Chianti (SI)
tel.3284040500
Per info:
http://attoadivenire.com/product.php?id_product=223
Nessun commento:
Posta un commento